Il trattamento standard è un intervento chirurgico, che consiste nella rimozione del cristallino opacizzato e nella sua sostituzione con una lente intraoculare artificiale. Esistono due principali tecniche: la facoemulsificazione, che frammenta e aspira il cristallino mediante ultrasuoni, e la chirurgia assistita da laser a femtosecondi, ancora più precisa in presenza di specifiche condizioni anatomiche. A seconda del tipo di lente scelto – ad esempio nel caso delle cosiddette lenti “premium” – è possibile ottenere una visione nitida a tutte le distanze, riducendo o eliminando l’uso degli occhiali.
Nel 30% circa dei pazienti, mesi o anni dopo l’operazione, può presentarsi la cosiddetta cataratta secondaria. Non si tratta di una recidiva della cataratta, ma di un opacamento della capsula posteriore del cristallino, lasciata in sede durante l’intervento iniziale. I sintomi sono simili a quelli della cataratta primaria: visione offuscata e aumentata sensibilità alla luce. La buona notizia è che la cataratta secondaria può essere trattata in modo rapido e indolore tramite il laser YAG. L’intervento, ambulatoriale, dura solo pochi minuti, non richiede anestesia e consente nella maggior parte dei casi un miglioramento visivo già dal giorno dopo. Solo raramente l’opacizzazione può ripresentarsi, e anche in quel caso il trattamento può essere ripetuto senza problemi.
“Molti pazienti tardano a rivolgersi al medico. Ma prima si effettua la diagnosi, più semplice e sicuro è il trattamento.” –
Dr. med. univ. Dagmar Pedri
“Grazie alle moderne lenti premium, oggi in molti casi non solo miglioriamo la qualità della visione, ma riduciamo sensibilmente anche la dipendenza dagli occhiali.” –
Dr. med. Sigrid Freissinger
Al ST. JOSEF Centro della Salute Merano, i pazienti beneficiano delle più moderne tecnologie diagnostiche e terapeutiche.
Le oftalmologhe Dr. med. univ. Dagmar Pedri e Dr. med. Sigrid Freissinger seguono i propri pazienti con competenza e attenzione personalizzata, dalla diagnosi alla scelta della tecnica chirurgica più indicata, fino al follow-up postoperatorio.